Il mercato del biologico è in forte crescita. A confermarlo il rapporto del Biofach di Norimberga il quale evidenzia come, nel mondo, si siano raggiunti 57,8 milioni di ettari destinati al bio.
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Che il biologico cresce in tutto il mondo è un dato risaputo. La gente è stanca di mangiare cibo contaminato da pesticidi. Quest'anno infatti, al Biofach di Norimberga, nel periodo 14/17 febbraio 2018 è stata presentato il “The World of Organic Agriculture". Si tratta si un rapporto del 2018 pubblicato da FiBL (Istituto di Ricerca Eveltico sull’Agricoltura Biologica) e AMI (Compagnia per l’informazione sul mercato agricolo).
Il Biofach di Norimberga, per chi non lo sapesse, è il Salone internazionale del biologico, la più grande manifestazione del biologico europeo. In questa relazione è emerso che il totale dei terreni nel mondo coltivati a bio nel 2016 è passato a 57,8 milioni di ettari, 7,5 milioni in più rispetto al 2015. Per il 2017 si prevede un incremento a due cifre.
In Italia i dati presentati da Coldiretti all'apertura del SANA 2017, giunta alla 29esima edizione del Salone internazionale del biologico e del naturale di Bologna, sono estremamente positivi: abbiamo più del 15% della superficie agricola utilizzabile (SAU) destinata a produzioni biologiche (dati Nielsen anno 2016). Siamo passati da un milione e cinquecentomila ettari di superfici destinata al bio, a oltre un milione e ottocentomila ettari, con punte percentuali di eccellenza, come in Calabria, di oltre il 38% della superficie agricola destinata al bio.
Quando alcuni neo imprenditori mi chiedono se esista un mercato per il vermicompost o humus da letame, spesso sorrido, poi mi viene in mente che, chi si avvicina alla lombricoltura da reddito al 90% non proviene dal mondo agricolo e non conosce le applicazioni del prodotto che si apprestano a produrre. Quindi sempre sorridendo rispondo: "il nostro vermicompost da letame o humus di lombrico ha un suo "piccolo" mercato."
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