Cosa hanno in comune la vespa mammut, le larve di maggiolino e il Pogonosoma maroccanum
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Da un pò di tempo a questa parte, precisamente alcuni anni dopo aver avviato un allevamento di lombrichi, abbiamo incominciato a vedere alcuni insetti "alieni" per le nostre zone. Avendo vissuto una vita campagnola e non cittadina, avendo raggiunto il mezzo secolo di vita, credevamo di averne viste di tutte i colori. All'inizio abbiamo avuto un timido incontro con il Pogonosoma maroccanum, una mosca predatrice di vespe, poi, dopo alcuni giorni, siamo riusciti a fotografare addirittura l'accoppiamento fra due esemplari. Ora con l'occhio allenato ci capita quasi giornalmente di vedere almeno un esemplare svolazzare in giro o in agguato sul ramo di una pianta di fichi in cerca di prede. Sotto la pianta di fichi c'è una fontana che facciamo volutamente gocciolare perchè, in queste giornate torride, garantisce un punto di approvigianamento idrico per le api e altri insetti. Per quanto riguarda invece le larve di maggiolino, è risaputo che se ne trovano in abbondanza nei terreni con una buona percentuale di sostanza organica, terreni i quali i nostri nonni consideravano "grassi", ovvero fertili. Però questi sono insetti dannosi, in quanto fitofagi, ovvero si nutrono di parti di piante, quindi vanno tenuti sotto controllo numerico. La Vespa mammut invece ha fatto la sua comparsa dopo il maggiolino.
Analizzando le caratteristiche delle nuove specie "aliene" si nota che tutte e tre hanno un unico denominatore in comune: l'humus. Infatti i maggiolini depongono le uova nell'humus, le larve di Pogonosoma maroccanum si nutrono di humus, mentre la Vespa mammuth, cerca le proprie prede nell'humus, dopo aver scavato cunicoli con le potenti mascelle, quando trova le prede, depone le uova, in questo caso nelle larve di maggiolino. Questa è la prova di come la natura riesca a ristabilire l'equilibrio anche in contesti in cui questo è stato assente per anni.
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